venerdì 13 maggio 2005

Zeta Reticoli.

Zia???

Zia, sono qui.
Sono qui sotto il cespuglio. Sono qui in giardino sotto le foglie, sotto la rugiada.
Un cane sta abbaiando da mezz'ora. E' notte. Cammino dietro casa mia in una notte nera abbastanza fresca. Il cimitero. Dietro casa mia c'e' un cimitero, le luci brillano in fila fino al monumento che sta alla fine del viale. Mi chiedo se ci sia qualche significato in queste tombe, se gli spiriti siano davvero qua. non li sento. Comunque mi incammino. Corro giu' dal vicolo che passa davanti al cimitero. due passi da 'casa mia'. Corro nel prato, c'e' un prato.
Rag doll, dimmi se ci sei anche tu. In un lago di sangue detto 'liberta'.

Sto correndo in un campo, sembra di pannocchie, potessi correre per ore, per ore, far passare sotto i piedi tutto sto mondo del cazzo, queste colline, questa verdura, da solo, passare le siepi, gli steccati, i giardini curati, i reticoli mentali, corri forrest gump, corri. .....
mi fermo. poi corro a sinistra. C'e' un sentiero che va in un bosco. Pazzesco, non sapevo neanche che esistesse. Lo guardo, sembra il mio inconscio, ci devo entrare? Entriamoci. Uso l'accendino per farmi luce, il sentiero va in fondo, cammino. Foglie, odore di umido. Poi davanti a me , in basso, c'e' qualcosa di bianco. una specie di nebbia bianca in basso. E' un fiume bianco. Qui e' tutto silenzio e mi siedo sul bordo del fosso. Alberi intorno e foglie. Per un quarto d'ora sono stato in silenzio a sentire i grilli. Dietro di me c'e' casa mia....casa mia non so ancora cosa vuol dire. La mia vita non so cosa vuol dire. Non sapevo nemmeno che dietro casa mia, dietro le villette eleganti c'era questo bosco. Guardo i tronchi enormi con
l'edera e penso che vorrei arrampicarmi. Non glielo devo dire.
Penserebbe che son pazzo.
Kurtz....
Ma no, che ti capisce.


Dai, come sei messo.
Silenzio, ancora. Ancora silenzio nella mia vita. Io sono qua
e vita mi stringe nella terra umida. dove torno. torno a te.
addormentarmi qua.
adesso corro su per la collina e salgo sulle rocce che qualcuno ha messo
per chissa' quale motivo. In piedi. Metto le mani sui fianchi. Sono il
dominatore del cimitero, lo stronzo che non ha paura della morte. Gia' un
po' di volte la morte mi si e' fatta vicina. Stasera sto solo guardando.
Striscie pedonali ed ecco il cancello di casa mia. ciao raga.

Salgo le scale con l'eco che rimbomba nel silenzio della tromba condominiale.

1 commento:

gonzo ha detto...

hai camminato nel bosco di un cimitero?

sai che noi, dico, la vecchia compagnia mia e di cello, ci trovavamo nel parcheggio del cimitero di merate?

alle volte sdrammatizzavamo sul fatto di trovarsi proprio li, ma dopo un po è stato come se un vaccino ci avesse reso immuni su tutti quei luoghi. la morte morta non mi fa paura, mi fa paura la morte viva.........................

portami con te sotto la rugiada e attraverso il cespuglio!